Prima prima prima prima ci sono i tacchi a spillo, il gloss glitterato,
la maglietta corta, una pancia che sembra il tavoliere delle Puglie e un sedere
così sodo da sfidare la legge di gravità. C'è il giovedì in discoteca, il
sabato al ristorante, il rientro senza orologio, la sveglia quando capita e la
domenica fuori porta.
Prima prima prima c'è la passeggiata romantica al chiaro di
luna, il tacco alto, il lucidalabbra che non macchia, il sabato con la
"cumpa" dal fortunato con la casa libera ("cucino io, sono
bravissima a fare i piselli ripieni" e una nonna imprigionata in cucina per trasformare Paris Hilton in Wilma De Angelis).
Prima prima c'è la casa nuova, gli amici a cena, dopocena,
dopodopo cena, la spaghettata di mezzanotte, il brunch alle 11, manicaretti a tutte le ore. C'è il letto
disfatto, la serata che finisce quando capita e le luci accese a
tutte le ore della notte e anche il burro di cacao, tanto ormai mi vede
struccata al mattino e mi ama tantissimo.
Prima ci sono le scarpe comode, la maglia attillata, una
pancia che sembra un’anguria, enorme, piena, esagerata…un trofeo. C'è un taglio
tattico e una manicure ordinata perché io mi prendo cura di me. C'è lo sguardo dell’amore trionfale e la passeggiata somiglia più a una marcia. Non c’è più la luna ma la luce
del sole e che sia tanta perchè questo proscenio non me lo leva nessuno.
Poi c'è la sfilata delle truppe imperiali: il vestito
dell'estate scorsa è un po’ stretto e la pancia è tonda e molliccia ma questo è
un dettaglio perché “ho chiuso la zip” quindi è tutto come prima. C’è una
passeggiata che è una via crucis ma ogni sosta dà un brivido di piacere: “è iniziato
tutto durante il secondo set della finale di Wibledon, e ora del Tg avevo finito", "sì, il passeggino
è bellissimo, è il migliore sul mercato, ha anche il riscaldamento integrato
con presa usb, e uno scalda biberon" "lui dorme 20 ore al giorno, la
nostra vita non è cambiata di una virgola, mangia quando dico io e fa la cacca sempre
alla stessa ora" “stasera abbiamo gente a cena e io sono bellissima”
"ora vado…fra 30 metri incontrerò qualcun altro e gli racconterò tutto
daccapo, a questo punto tu mi annoi perchè fra poco mi racconterai la tua
storia che a me non interessa."
Poi poi c'è un jeans e una maglietta (la stessa da 3
giorni), c'è la ricrescita "perché 4 ore dal parrucchiere sono una follia", c'è la scarpa comoda solo perchè "sono uscita un
attimo." C'è qualche occhiaia che il correttore non
corregge, c'è un tono acido che non riesci a contenere. C'è che il passeggino così
intelligente è solo ingombrante e pesante, ormai è inverno, il pupo è cresciuto,
pesa come un bronzo di Riace e bisogna vestirlo a strati, almeno 7, più quelli del
contenitore ma non posso non uscire perchè non mi si fila più nessuno e ho
finito la carta igienica e poi "scusa devo correre, deve mangiare, non
capisco, ha mangiato un'ora fa e ha di nuovo fame…è così da giorni, piange sempre, sono distrutta, è tutto uno schifo" "no, non salire da me, non
metto in ordine da settimane e sono imbruttita, non mi va che tu lo veda perchè a breve mi riprendo e sarà tutto come prima e viaggerò e rimetterò le Jimmy
Choo che ho nell'armadio."
Poi poi poi c'è il capo che ti aspetta, il cartellino da
timbrare, il nido che chiude la porta, lo sciopero dei mezzi, la tata malata, un codice marrone in ascensore, la pioggia battente, un naso che cola,
il tuo naso che cola, la visita dal pediatra alle 4 e la riunione alle 3:30. E
tuo marito che ha invitato i colleghi a cena: 3 maschi con figli adolescenti…che
quindi non sanno cosa è successo a casa loro e comunque se lo sono dimenticato.
Non sei più una novità, qualcun'altra ha una pancia nuova gonfia da portare in
trionfo e i tuoi acquisti costosi e intelligenti sono solo costosi e
ingombranti e ti ripeti ogni sera come un
mantra "che è stato un acquisto intelligente."
Poi poi poi poi hai anche rifatto tutto daccapo ma stavolta con
i piedi per terra, hai aspettato che tutto passasse come un temporale estivo e ti
ritrovi un paio di esseri pensanti, disordinati, chiacchieroni, polemici,
appiccicaticci e perennemente sporchi, accozzati a una gamba e ti domandi come
hai fatto ad arrivare fin qui. Qui dove ci sono solo scarpe piatte per correre
ovunque ed essere ubiqua, c'è la crema da giorno che fa anche da trucco, ci
sono giornate incasinate, una casa in definitivo disordine e una vita
complicata. C'è che hai scoperto che le certezze del “prima” si sono sgretolate
fino al nuovo zero del “dopo”. C'è che non sai come faresti a vivere in una
casa ordinata e silenziosa, come facevi a stare in bilico su quelle scarpe e
come potresti fare a sbaciucchiare cozza e cozzetta con quel gloss glitterato che
usavi una volta.