Quando a ottobre la mammamedia fa il cambio degli armadi ritrova
con gioia gli accessori per il grande freddo che aveva dimenticato obnubilata
dal grande caldo.
Quando nelle vetrine compaiono i manichini vestiti di lana, alla
donnamedia brillano gli occhi, non vede
l’ora di indossare quel cappotto che ha comprato ad agosto.
Quando i giornali si riempiono di fotografie ammiccanti di
meravigliose modelle avvolte di abiti in lana, la carta di credito del
maritomedio trema di paura dentro il portafoglio.
Per una donnamedia inverno = accessori. Tanti, colorati, alla moda. Per un uomomedio inverno = felpa. Di solito 2: con il cappuccio, senza cappuccio, declinata in 2 colori, 2 modelli e magari anche no! Mentre noi no...la donnamedia tocca la felicità vera quando compra accessori per l'inverno. Perchè non è importante l'outfit ma il suo accessorio.
Guanti: almeno un milione. Senza dita, lunghi, corti, di lana, di
camoscio, di pile, antipioggia, eleganti, sportivi, divertenti, da sera, da
giorno. Ho quelli seri perfetti per andare al lavoro, stanno benissimo con il
tailleur, poi ne ho un paio di lana senza le dita ma con i brillantini, e anche
uno che fa riderissimo con una renna sul dorso e il naso rosso che spunta sulle
nocche. Irrinunciabile.
E così la donnamedia si ritrova di anno in anno un cassetto
di guanti che sembra più una bancarella che un cassetto.
Sciarpe e cappelli. Non
si può fare a meno delle sciarpe, le adoooro! Ne ho presa una nuova in
un negozio vicino all'ufficio bellissima, enorme; la signorina (che tutto sa e
non sbaglia mai) ha detto che mi sta benissimo e che la posso usare come
sciarpa, scialle o coperta, quindi ho fatto un affare! Poi quella tubolare, comodissima,
caldissima e tiene lontano torcicollo e cervicale – che poi divento noiosa e
sto a letto a piangere e sono inutile, quindi ho fatto bene a comprarla – e poi
una di pelliccia sintetica bianca, irrinunciabile nel grigio inverno. Sì è vero
si macchia con il fondotinta che ho comprato perché lo ha detto Clio ma poi la
lavo con un detersivo nuovo che ho visto in tv (perché la vera donnamedia ha
una risposta per tutto, soprattutto per giustificare lo shopping compulsivo).
E così la scatola delle sciarpe di una donnamedia si riempie:
pashime a tinta unita, sciarponi di lana, di pile, di pelo, lunghi e corti e perché
no anche i ponci: da mettere sopra il golf, la giacca e magari anche il
giaccone perché sono colorati, con il cappuccio o senza, lunghi o corti,
sottili o pesanti e i cappelli..non si contano finché non resta altro da fare se non correre da Ikea a comprare
un’altra scatola. Inevitabile.
Le scarpe. Se l’estate
è uno sfoggio di infradito, l’inverno è lo stivale. E’ un match made in heaven, non è inverno senza
gli stivali. Se però in una scatola da scarpe di stanno comodamente almeno 3
infradito, l’intera scarpiera non contiene più di 2 scatole di stivali. Solo 2
stivali? Fuori discussione, mi servono alti, bassi, neri, marroni, con il pelo,
senza il pelo, di cuoio, da pioggia, da sera, da giorno.
E così le scatole degli stivali vengono stoccate in
qualsiasi armadio della casa a scapito della scorta dell’acqua frizzante (e per
lo più di nascosto dal maritomedio che quando vede una scatola di stivali dà in
escandescenza: sì è vero è nero di camoscio come l’altro…che poi….non è proprio
uguale: questo ha un po’ di tacco mentre l’altro è proprio piatto! Sì esatto 3
cm di zeppa interna che da fuori non si vede…e allora? Se non la smetti ti dico
come è finita la partita che hai registrato e che vuoi vedere stasera sul
divano in silenzio).
E giacconi, cappotti, pellicce, golf, maglioni...l'apoteosi dello shopping
E poi finalmente arriva il Generale Inverno.
E la donnamedia
è felice.
E poi suona la sveglia alle 7 e la donnamedia non è più felice: non basta più un’ora per essere pronta! Le calze fashion, i pantaloni tecnici
ma eleganti, gli stivali senza zip, la maglia della salute che fascia come un guanto,
scalda come un termosifone ma sembra un sexy babydoll, la maglia con le paillette
che cambiano colore, il maglione svasato che ti avvolge come uno scialle, il
collo di pelliccia, il cappello anni ’80 che è tornato di moda, i guanti di
lana che stanno benissimo con i pantaloni, il giaccone tecnico che sembra
estivo ma non lo è, la borsa a tracolla, la borsa termica con il pranzo e il
bicchierone di smoothie (il frullato oggi è out), proprio quello
che ha visto su una rivista, lo aveva in mano Carrie Bradshaw e lei lo ha
comprato perché si sentiva molto diva (e che nessuno le faccia la
paternale sulla vacuità delle immagini patinate dei giornali, perché Carrie
Bradshaw è il suo faro nella notte e il fatto che non esista non è un suo
problema così come non lo è che Sarah Jessica Parker giri per New York in
pantofole e pantaloni della tuta).
TUTTO MOLTIPLICATO PER TRE: LEI E 2 NANIDAGIARDINO (normalmente riottosi al mattino)
E lei esce tutte le mattine ormai bardata come l’omino
Michelin, trascinando due mini omini Michelin, per consegnare i quali suda sette camicie: sali, scendi, tira, piega, spoglia (scarpe,
giaccone, felpa, cappello, sciarpa, guanti), rivesti e scappa con il trucco che
cola, i capelli a forma di cappello (eh certo perché lei mica si sveste, ci
mancherebbe), due zamponi dentro gli stivali e il fiatone perché tutto questo
outfit invernale pesa almeno 3 kg!
Eh certo…sul manichino facevano tutt’altra figura! Il fatto
che il manichino fosse nudo con indosso solo
il meraviglioso poncio di lana che lei oggi indossa sopra almeno altri 6 strati; il
fatto che la modella sulla rivista indossasse gli stivali con il pelo abbinati
al bikini con cui sta prendendo il sole al bordo di una piscina riscaldata in
una spa in Colorado e che avesse 20 anni e fosse in posa e non di corsa
dietro l’autobus…ecco, alla donnamedia questo non era sovvenuto al momento
degli acquisti.
Lei ha bisogno dello shopping compulsivo per sentirsi
ancora teen pur avendo tanta voglia di uscire di casa con la stessa maglietta e
leggings con cui passa il battitappeto cantando Pupo a squarciagola!