Siamo ufficialmente in
discesa. Una volta passato Agosto si scollina e incomincia la discesa che porta alla fine
dell’anno in una corsa sempre più veloce, sempre più in pendenza per finire con
la solita scarica di adrenalina.
L’anno solare è come il giro d’Italia: un
ottovolante prevedibile quanto spaventoso. Da gennaio a luglio è tutto in
salita, lentamente quanto inesorabilmente la strada si fa sempre più faticosa fino
alla volata finale verso la cima, premiata dall'assolata piana agostana.
Giugno è campo base, il mondo si ferma in pausa: sport, scuole,
sceneggiati tutti finiscono e il clima si fa rovente. In casa è caos: dovemettoilnanetto è il
refrain; in ufficio è caos: devichiudereilprogetto è il comandamento, la coppia
scoppia, gli aperitivi di saluto pre vacanza (manco si partisse per la Legione
Straniera) mettono a dura prova l’agenda e la dieta pre bikini (tutte le donne dichiarano
di mangiare solo carote “TRANNE stasera che faccio un’eccezione”!).
Luglio è precario per definizione: corsi, settimane, nonni…nel
magico mondo dei genitori il drill è tanto noto quanto terrificante. Ma dopo
Luglio arriva lui: il climax, lo zenith, la soluzione a tutti i mali, il gong,
il traguardo di tutte le famiglie:
Agosto, il capo dei capi. Sorge il sole del primo di Agosto
e il mondo si zittisce in incredula sospensione…è arrivato. Abbiamo contato i
minuti che ci separavano a questa alba. E desso? Ecco che inizia la cantilena: “Quando
finisce Agosto?!” “Ma che caldo fa?” “E’ l’Agosto più caldo degli ultimi 300
anni” “Non ne posso più del caldo” “Oddio le ferie che ansia: valigie, code,
caldo, non me ne parlare”…perché alla tentazione del cahiers de doléances non resiste nessuno, mai! Ma è una ruota che
gira, basta un po’ di pazienza ed ecco:
Settembre, il praticello fiorito dove inizia la discesa: all’inizio lenta, piacevole, fresca e poi..una volta preso l’abbrivio una rapida che vola fino a Natale veloce come
Bartali sull’Allos, una fuga a velocità Mach1. Incomincia con il ritorno a casa, quando bisogna unzippare la macchina perchè rigurgita bagagli e pezzi di bagaglio da ogni
anfratto metallico (oggetti che non si sapeva fossero lì dentro, che non si sa
bene chi li abbia infilati lì…e come!), zippare la lavatrice dei primi 3455 carichi,
spargere parei, costumi e sabbia sul tappeto del soggiorno (che come per i
coriandoli, non c’è aspirapolvere che tenga!), guardare gli stivali fare
capolino, uscire di casa e…trovare nelle vetrine sciarponi e cappotti!
A Settembre poi ricomincia tutto, perché lui è il vero mese
n.1: le scuole, gli sport (dei piccini che ci vanno perché qualcuno li porta e
dei grandi che si iscrivono ma poi non hanno tempo di andarci!), gli aperitivi per
salutarsi dopo il ritorno dalle vacanze (che sono notoriamente pericolose) e l’ansia
da partenza che tutti scaricano addosso a tutti: le scuole con il loro infinito
materiale assolutamente necessario e da comprare entro “ieri”; il capo e i progetti di tutto
il quarter che devono ovviamente
essere finiti entro “ieri”. E mentre in tv incoronano Miss Italia in una serata
glamour, tutti in abito da sera e tacco 12, la mammamedia è in tuta a sistemare valigie, sacchi, zaini e armadi.
Ottobre è il mese della rassegnazione: la lavatrice ha
finito di lavare teli mare, tutto e tutti sono correttamente incasellati nelle
proprie routine ed è il momento perfetto per godersi l’arrivo dell’autunno. Prima
che il generale inverno arrivi a bulleggiare questa fetta di mondo, prima che sia
ora di scendere in cantina a prendere l’albero di Natale, prima che Novembre spenga il rosso delle foglie con il suo grigio fumo.
La famiglia Maxi ha affinato negli anni il rimedio perfetto per godere fino in fondo di queste settimane (anche per le altre, ma questa a me piace in particolare): radunare gli amici attorno a un tavolo e apparecchiarlo con funghi, vino rosso e polenta. Se poi vicino al tavolo luccicano i motori delle due ruote, allora sì che è l’autunno è perfetto.
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