Il lunedì è difficile per tutti, a tutte le età, a tutte le
latitudini e in tutte le stagioni dell’anno. E’ lunedì, e tanto basta. In
realtà forse è peggio il giovedì ma ma tant'è, il lunedì li batte tutti! Però ci sono anche i lunedì speciali, come quello di ieri, il giorno dell'oblio. Ho accompagnato Micro a scuola poi tornando verso casa mi sono fermata in una
pasticceria americana che hanno aperto da poco vicino a casa mia e dove ho
sempre voluto fermarmi per colazione e invece di
solito la guardo solo da fuori mentre corro a prendere l’autobus. Il sapore del
cappuccino e di un cookie al cioccolato alle 9.00 del mattino di un giorno
feriale è davvero sublime. E le pagine dei social “sfogliate” in silenzio hanno
anche un senso.
Sono andata in un’erboristeria che conosco da tempo e ho comprato
quella tisana di cui conservavo da mesi gli ingredienti. Avevo l’abitudine di
andarci regolarmente e comprare piccole coccole salutari per me quando avevo tempo per me. Ieri mi sono lasciata
convincere a comprare una crema per il viso che fa miracoli!
Ho fatto la spesa da Naturasì, girando per tutti i corridoi e
leggendo le etichette dei prodotti che avevo voglia di studiare e mi sono
comprata un libro per fare succhi e centrifughe a cui avevo fatto la posta
tempo fa ma non riesco mai a venire qui perché….no, non lo voglio nemmeno
raccontare il perché, è stato il mio giorno dell’oblio e tale deve restare.
Ho rifatto i letti e sistemato le camere con calma, con le
finestre aperte e in pochi minuti. E il risultato mi è anche piaciuto un sacco.
Ho pranzato davanti alla tv. Insalata e yogurt perché il
pranzo non era importante come il suo luogo: divano, coperta di pile, ciotolone
di insalata con qualsiasi cosa piace a me – e anche una vinagrette che fa
sempre una chef americana che mi piace...mmmhhh buonissima!! E tv! Santa pera
che godimento. La tv di giorno e in silenzio. Ho guardato una puntata di
Beautiful come se fosse ancora il 1990 e ho fatto zapping selvaggio tra i
canali del satellite recuperando repliche di Sex & the City che conosco a
memoria ma che fa sempre compagnia. Ho anche fatto un pisolino. Un pisolino…pazzesco.
Ho passato gli ultimi anni a picchiare Mini e Micro perché dormissero nel pomeriggio
quando invece è un’attività così…travolgente. Non occorre nemmeno fare un sforzo:
è sufficiente appoggiare la testa allo schienale del divano, chiudere gli
occhi, ascoltare il silenzio e la voce di Carrie Bradshaw in sottofondo per
decollare verso un pianeta meraviglioso in pochi secondi. BAsta mezz'ora per tornare come nuovi...e che nuovi!!
Ho preso il caffè al terzo piano chiacchierando con i
nonni di tutte le malefatte di tutti i vicini di casa in una pausa di “cortile”
molto divertente.
Mi sono goduta un’ora piena da massaia di giorno, a casa da
sola, cantando a squarciagola le canzoni dei Pooh e applicando tutte le teorie
della mia super coach. E’ una casalinga americana con l'aspetti da modella e la casa che sembra più che altro il castello di Windsor; è di un
ordine psichiatrico e dice delle banalità cosmiche ma in questo momento di caos
è il mio faro nella nebbia. E così ho svuotato armadi e cassetti alla ricerca
di quel fuoco di pace e ordine che arde ancora dentro di me (da qualche parte).
Sono andata a prendere i bambini a scuola e ho avuto la
netta sensazione che fossero contenti di vedermi – rispetto al solito grugno
che emettono la sera mentre guardano i cartoni. Siamo andati da un’amica di Mini a fare
merenda anche se non era più proprio orario di merenda ma quell’ora di mezzo
tra la scuola e la casa che a gennaio va occupata in qualche modo. E a due
chiacchiere e un caffè non si dice mai di no.
Una volta a casa Mini e Micro hanno giocato nella vasca
mentre finivo i miei doveri di massaia. Il giorno speciale meritava una cena speciale: pizza e patatine tutti insieme guardando un film
con Jerry Lewis. Mini e Micro sono volati a letto più tardi del solito ma
ridendo a crepapelle.
Prima di andare a letto ho anche provato la crema nuova: ottimo acquisto, è evidente che ho la pelle di una ventenne! Ho anche letto 10 pagine di uno strano libro
che ho iniziato da poco e di cui ho confutato una pessima prima impressione. Ho spento la luce grata e soddisfatta per questo bellissimo
regalo.
Poi il Trio Medusa ha detto che erano le 7:28 e il mio sogno
è svanito così con la radio che cantava, Maxi che brontolava perché non trovava
i calzini e i bambini che brontolavano per qualsiasi cosa.
E’ stato così tanto bello sognarlo che penso lo farò sul
serio uno di questi giorni ma non voglio pensarci adesso, ci penserò domani. In
fondo domani, è un altro giorno.
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