giovedì 2 febbraio 2023

Avevo un PIN che era segreto

C’è una cosa dell’essere genitore che mi urta particolarmente – chi mi conosce sa che a me urta tutto e sempre, quindi tecnicamente non è una notizia ma solo una storia. Mi urta la privazione forzosa della proprietà privata!

A casa Maxi la proprietà privata è sacra. Era sacra. Sarebbe sacra. Mi piacerebbe fosse ancora sacra.

Mini e Micro come due piccoli ninja hanno dato l’assalto senza se e senza MA a tutte le cose visibili e invisibili (cit.) contenute all’interno del perimetro della casa; come due blob in continua espansione hanno affondato la loro gommosa consistenza in ogni millimetro dell’appartamento.

Avevo una casa, adesso è un deposito di UFO (nel senso che gli oggetti volano proprio da un posto all’altro, senza senso); avevo un divano, adesso è sempre occupato da cose, persone e briciole; avevo un mobiletto del bagno, adesso una mensola in condivisione con Maxi; avevo un cassetto, delle collanine di perline, una scatola di trucchi, un cellulare. Un cellulare che era mio e solo mio, con un codice che doveva essere segreto. Non contiene veri segreti ma è il mio "caro diario" in versione 2.0.

Il pin me lo hanno estorto brandendo un cucchiaio pieno di sugo sopra il tappeto mentre ero in bilico su una scala. Quello di Maxi lo hanno ricostruito calcolando i movimenti delle dita. Navigano, leggono, governano chiamate, giocano. Le discutibili vignette che arrivano a pioggia le vedono loro prima di noi!

Micro vive ancora nell’ultimo miglio della vita in cui la “rete” dovrebbe essere inaccessibile perché è il Male, ma ha un fratello più grande che ovviamente è il suo pass per lo sfondamento di ogni regola! La rete intanto, di fatto è inaccessibile…A NOI! Hai voglia a mettere barriere, limiti, restrizioni, prima di tutto è un lavoro full time e poi finisce che gli unici con le restrizioni siamo io e Maxi!

Da quando poi anche lo studio è diventato digitale hanno la scusa sempre pronta per farsi sbloccare ogni blocco: “devo studiare”! Maledetti, non è vero. Il video sull’Abruzzo durava 3 minuti, perché da mezz’ora guardi video con la ricetta dello slime?

In casa poi sono dappertutto, tanto che io mi domando spesso quanti sono! In teoria sono due ma sembrano 22: lui deve chiedere un’autorizzazione – cioè comunica che farà qualcosa (il contraddittorio è ininfluente); lei vuole sapere se può cenare a testa in giù, se può guardare 12 ore di tv, se possono comprare qualsiasi cosa su qualsiasi portale grazie al valido aiuto di quel genio dell’algoritmo!

Persino la lista sulle piattaforme video è stata sostituita dalla LORO: “dai raga (raga..a chi?) guardiamo un film tutti insieme sul divano, siamo una famiglia” (la leva della "famiglia sul divano" è tanto vile quanto efficace!)

Lavorano per distrazione. Sono abilissimi. Emettono una raffica di parole brevi, concitate e senza senso per confondere l’avversario (che non è interlocutore da tempo), fanno perdere il filo. E lo fanno quando siamo separati quindi più fragili e possibilmente avendo in mano senza criterio qualcosa di nostro, generando onde di ansia esponenziale. Sono strateghi naturali: aspettano la video riunione fiume e la loro forza è direttamente proporzionale alla delicatezza/lunghezza della stessa. Arrendersi per sopravvivere è un attimo.

Ma il bug esiste: il loro ritmo circadiano è ancora bilanciato e questo crea una falla nel loro perverso piano di invasione. La notte è libertà: scrivere, leggere, pensare, persino…parlare e sa ancora di buono per sprecarla dormendo.

Ma già lo so cosa pensa chi legge…”vedrai quando non dormirai perché escono” e pazienza tanto alla fine tra pannolini prima, febbre dopo, libertà adesso, discoteca poi… dormiremo domani!

Nota a discarico: Mini è nel limbo tra genitori eroi e genitori dementi ergo so che a breve il concetto di privacy si dovrà aggiornare)

7 commenti:

  1. Silvana Galfano2 feb 2023, 18:56:00

    Sei un mito!! C'è poco da fare...
    PS: bentornata Wonder Woman!!!

    RispondiElimina
  2. Bentornata Veronilla!

    RispondiElimina
  3. Fantastica!!! Però li rimpiangerai quei momenti in cui ti rpmpevavano le palle 🤦‍♀️😂😂

    RispondiElimina
    Risposte
    1. come mi mancano quando erano piccoli e puffosi? però a occhio romperanno le palle anche da lontano. credo sia un'app che viene scaricata al momento della nascita

      Elimina
  4. Bello leggerti! Resisti amica mia!

    RispondiElimina
  5. Sono Silvia...vedi sopra

    RispondiElimina