mercoledì 19 giugno 2013

Giochiamo a Harry Potter?

Qualche settimana fa Mini mi ha chiesto: "tu conosci Harry Potter?"
Altro che se lo conosco, Harry Potter a me ha aperto una nuova visione del mondo e aspettavo con ansia di poterlo condividere con un figlio. Ed ecco ci siamo, è arrivata...quella sera, che sera!
Prima di ogni altra considerazione mi preme sottolineare che la prima vittoria nella competizione tra genitori è stata mia: Harry Potter Vs Star Wars...1-0 per la mamma! Quanto a cultura cinematografica Maxi non è democratico: dopo George Lucas, il nulla. Pertanto il Jedi-Maxi ha rosicato e brontolato tutto il tempo perché a sua volta stava aspettando il momento perfetto per avviare il suo giovane Padawan alla carriera Jedi. Che un'antica bacchetta magica di legno abbia sconfitto una futuribile spada laser lo ha distrutto nell'orgoglio.
Per avvicinare Mini ai film ci ho messo qualche giorno, è pur sempre un nanetto e non volevo rischiare che ne fosse in alcun modo spaventato o peggio che mai annoiato.
E ora l'allievo sta superando il maestro e io trasudo orgoglio! Passiamo le serate a chiacchierare del film a discutere di una scena o a raccontare le successive. Per ora ci siamo fermati ai primi due libri/film per ovvie ragioni di età e comprensione ma sto lavorando per procedere oltre.
Però...perché in tutte le belle storie c'è sempre un però, è arrivato anche il rovescio della medaglia, il punto di rottura (anche di scatole), lo Zenith da cui tutto può solo precipitare.
Tutte, tutte, tutte le mattine Mini si alza e comincia la cantilena: "giochiamo a Harry Potter mentre ci vestiamo, mentre facciamo colazione, mentre andiamo a scuola?"
Ognuna di queste situazioni è l'occasione per recitare a memoria una scena del film!
Da qualche giorno andiamo a scuola mano nella mano, nel senso che io tengo per mano (trascino) un nanetto che cammina distrattamente mentre mi spiega la scena iniziale della "Camera dei segreti", quando Harry e Ron - avendo perso il treno - prendono la macchina volante dei genitori di Ron per raggiungere la scuola.
Lui si occupa della regia, degli effetti speciali, distribuisce parti e copioni e io eseguo: tu sei Fred, adesso sei Ron...io sono Harry, sono lo zio etc. Lui ricorda tutto: tempi e battute e se sbaglio dobbiamo rifare e rifare e rifare finché la scena non è perfetta!
Alla fine qualcuno chiamerà i servizi sociali: alle 8.45 del mattino si aggira per le strade una signora pazza che parla da sola dicendo frasi senza senso con un bambino che si agita e agita un enorme BMW giocattolo nell'aria (la macchina volante per l'appunto).
La cosa ancora più inquietante è ascoltare i nostri discorsi: "No, non dice così, prima devi toglierti gli occhiali perché tu sei Harry e stavi dormendo. Poi devi rimetterti gli occhiali e fare la faccia strana quando senti un rumore e non sai cos'è e invece è la macchina"...Tutto questo mentre attraversiamo la strada, io - senza gli occhiali e con 4.75 di miopia (se non li tolgo e non eseguo alla lettera le sue indicazioni (o meglio i suoi diktat) a scuola non arriviamo più) e un nano di 4 anni che urla "Harry, ti salviamo, a proposito...buon compleanno".
Il mio piccolo Tornatore in erba!

1 commento:

  1. Hai ragione, la condivisione di Harry Potter con i pupattoli/ragazzini (nel mio caso)è fantastica!

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