mercoledì 10 giugno 2015

Inziare, finire...commuoversi

In queste settimane a casa Maxi si celebrano diversi "finali" e a breve diverse "partenze"

Riflettendo su questa coincidenza, mi suona in testa la canzone di Niccolò Fabi che parla di inizi, finali e tempo di mezzo. In questi giorni ho la pancia in subbuglio e l'agenda confusa e anche se lo so che sono loro i protagonisti, io mi sento ancora tanto chiamata in causa.

…”ah si vivesse solo di inizi, di eccitazioni da prima volta, quando tutto ti sorprende […]
Ho iniziato l’avventura da mammamedia qualche anno fa (pochi) e da allora ogni giorno ci sono state mille occasioni per iniziare o per finire qualcosa. Tutti affrontiamo cambiamenti vari, mamme o no. Io ammetto di fare ancora fatica a gestire il carico di emozioni di questa altalena (cui i nani aggiungono il "giro della morte").

Quest'anno si ripete per la seconda volta una cabala di arzigogolate coincidenze scolastiche e un'agenda da prendere per le corna, come in tutte le famiglie in cui i nanidagiardino hanno 3 anni scolastici di differenza. Per la seconda volta da quando sono arrivati, i loro inizi e le loro conclusioni si sono incrociate e hanno travolto me - perfetta mammamedia all'italiana con la lacrima in tasca e le palpitazioni di ordinanza.

Alla mia età i cambiamenti sono passaggi epocali; al momento la fine del nido e del corso di acqua baby mi turba molto

Per 180 giorni della mia vita e della loro, io, Mini e Micro siamo rimasti abbrancicati, accozzati, koalati immersi in 80 cm di acqua bollente, cantando “la bella lavanderina”, “il girotondo”, sorridendo al “pacco bomba”. Tuffi, schizzi, salti, giochi. Finito. Lo spogliatoio umido e caldissimo, la sacca pesante come un masso, le merende spiaccicate. Fine. Il mio tempo privato con loro, uno alla volta con i nostri riti, abitudini, sempre uguali e molto segrete. Fine. Le chiacchiere con mamme di cui non so il nome, non so niente ma con le quali ho scambiato confidenze da vere amiche. Fine. Fine di quel periodo di comporto in cui lo sport è uno gioco da fare con la mamma. Stefania ha accolto in vasca due infanti e me li restituisce due pesciolini. Mi mancherà da morire. 

Il nido è stato quel luogo sicuro e accogliente in cui tutto ha avuto inizio. In cui i bambini sono accolti da maestre che sono ancora mamme. Quel luogo magico in cui maestre, commesse e mamme e bambini sono tutti una grande famiglia colorata con nomignoli buffi, abitudini tenere di ogni giorno. Assunta ha accolto Mini a 7 mesi con un sorriso che mi ha convinto che tutto sarebbe andato benissimo. Così è stato. Mi mancherà.

Con Mini è stato l’inizio di tutto, la partenza dello shuttle verso il nuovo pianeta, verso la vita 2.0 dalla quale non si torna indietro. Il momento zero in cui tutto comincia, tutti si preparano e tutto è nuovo. Con lui ho iniziato "cose" che con lei concludo. Oggi il nido e il corso di nuoto. Due momenti, due luoghi e una manciata di persone che custodirò nel cuore perchè mi hanno accompagnato in questa avventura con un affetto senza il quale non ce l'avrei fatta.

Quando Mini ha compiuto 3 anni, le prime conclusioni però poi è nata Micro e la giostra è ripartita. Ho fatto una specie di prova generale. Adesso la cabala si ripete ma stavolta lascio indietro questi due "pezzi" di storia, è ora di crescere sul serio.


Una conclusione, come dice Fabi è per certo teatrale, è potente, è un’emozione che si riesce quasi a toccare. Una partenza è una gioia, un'emozione che non controlli, perchè non “ti appartiene ancora” e così sarà Settembre, pieno di meravigliose e complicate partenze ma ora non ci voglio pensare, ora è il momento caldo dell'emozione teatrale, delle lacrime di mamma che ricorderò per sempre e me le voglio godere fino all'ultima goccia, come se fosse solo quel tempo di mezzo in cui "costruire".

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