giovedì 5 settembre 2013

In spiaggia: ho visto...ho sentito...ho osservato...

Ho visto e sentito cose - in spiaggia - che hanno minato la ratio di essere in spiaggia

  • fidanzati che pomiciano così tanto da abbronzare solo le zone non palpate

  • sposi che si ignorano perché fa troppo caldo per pomiciare

  • genitori che litigano perché in spiaggia hanno tempo per farlo
“Hai portato la crema 50 quella spray e quella densa per le macchie e quella 30 per le gambe e quella bianca per le labbra? Hai preso il mio telo, non quello bianco, quello blu, no questo non è mio, io volevo il mio! Hai preso il costume di ricambio?” (Domanda: perché la sacca non l’hai fatta tu?)
  • bambini e mariti che fanno domande inutili perché non gli ricapita più di avere un uditore a portata di mano per tante ore

“Mamma voglio il gelato, i cracker, la pasta in bianco, un chupa chup, le panelle, le patatine, i boccorn, l’acqua e un succo di albicocca…ADESSO.” (Domanda con cadenza fissa di 13 minuti cui spesso non occorre risposta perché il questuante ha immediatamente altro da fare)

“Mamma voglio gli spaghetti con le cosse, il gelato al limone, l’acqua gasata e una carota” (Questa aveva cadenza fissa di 12 minuti…ma almeno dava soddisfazione)

“Chi ha sporcato il mio telo con la sabbia? Chi ha usato il mio telo senza aver fatto la doccia? Chi ha usato la bottiglia di acqua dolce per sciacquare le palette?” (A Guantanamo sono più democratici e comunque la vera domanda è: perchè non provi la piscina?)

“Hai preso la mia maglietta che era sul letto? Perché non hai preso il mio boccaglio? Ti sei dimenticata l’uva allora prendo un piatto di patatine (sic). (Domanda: perché la sacca non l’hai fatta tu? N.d.r. Contenuto della termica: carote, pomodori, formaggi, pesche, cracker, pasta al pesto, acqua gassata e…prosecco! argh.)

“Ho sentito la zia, ha preparato la pasta al forno per stasera, quindi vedi di finire la parmigiana adesso. Hai portato le posate che erano sul lavandino? Hai preso il melone in frigo? Hai portato l’olio abbronzante?” (Perché la sacca non la fa mai chi ha queste esigenze??)

  • rotoli di ciccia molle strabordare da ogni dove, rimbalzare in ogni parte a dimostrare che la “prova costume” è una leggenda metropolitana che dura dalla colazione al pranzo

  • bikini di punta di una qualsiasi ultima collezione estiva indossata da una top anoressica, indossati da enormi paguri con pasta al forno nella borsa termica

  • borse termiche della salute con dentro pane, pasta, pizza, patatine, pasta al forno, melanzane fritte, cous cous di pesce, tutto consumato tra le 14 e le 15 per stare leggeri

  • mamme arrivare in spiaggia alle 13 rigorosamente con bambini al di sotto dei 5 anni, inutilmente cosparsi - a chiazze perché si divincolano - di litri di crema fattore 50 (brillantinata)

  • urla catartiche tra mariti, figli e bambini del vicino di ombrellone per qualsiasi motivo: vieni qui, non tirare la sabbia, non urlare, hai capito che non devi urlareeeeee

  • acculturati dell’ultima ora che si portano in spiaggia solo “Il conte di Montecristo” perché fa chic e “leggono” mentre dalle casse dello stereo del bar suona “la Macarena” e i vicini di ombrellone sganciano il guinzaglio a 4 gangster alti 1 metro

  • ogni strumento elettronico sul mercato (affascinante immagine futurista): android, smartphone, tablet, kindle, pad, microcamere, reflex, digitali e altre diavolerie moderne il cui nome mi è ignoto e che non può essere abbandonato da solo nella sacca per cui l’utente cuoce come una melanzana tutto il giorno ma salva il portento tecnico da mani leste o dalla sabbia

  • creme solari all’ultima moda: con i brillantini. Ho visto uomini magri e pallidi con l’aria da nerd anni ’60 brillare di luce propria passeggiando sulla battigia ignari di essere sul set di grease

  • mamme raccogliere figli panati di sabbia, sciacquarli e avere solo 7 secondi per infilargli costume asciutto o maglietta prima della successiva panatura...nemmeno alla Ferrari!

  • signore ingioiellate come alla prima della Scala: la luce del sole rimbalza sui loro ori e argenti e li scalda, e li scalda e li scalda finchè non li possono più togliere per non svelare ridicole ustioni


Nonostante tutto il rito della spiaggia si replica ogni anno senza variazioni: la sacca sempre sbagliata, il lettino che al mattino è lì e per il resto della giornata vaga alla rincorsa del sole o dell'ombra, la borsa termica bizzarra, le esigenze di tutti, il sole che fa venire il mal di testa, il baracchino che costa come un gioielliere e di cui si abusa comunque (tanto siamo in ferie), le discussioni per tutto, il giornale che non si legge mai fino in fondo, il viaggio verso casa cotti e salati...le irrinunciabili noie che sanno di libertà a cui nessuno si sottrae e nessuno rinuncia.

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