lunedì 19 novembre 2012

School run...de noantri!

Ho scoperto in questi giorni che partecipo alla School Run. Che poi è una cosa stylish...fantastico! Io che esco come una scappata da casa e faccio la spesa con il pigiama sotto il cappotto... A Milano, dove ormai parliamo brookolino, noi donne che non abbiamo niente da fare facciamo le Run di moda e ne facciamo oggetto di studio e di trend (giust’appunto)
Prima del bebè esiste la Coffee Run in ufficio. Da sempre il momento peggiore della giornata: la sfilata avanti e indietro per andare e tornare dalla macchinetta del caffè. Senza cappotto, senza palandrana che nasconde. Pantaloni troppo aderenti sul segno degli slip, calza smagliata sul ginocchio (dietro, dove non si vede), foglia di acero incastrata nel tacco (dietro, che striscia tutto il corridoio), gonna che segna i fianchi, camicia troppo stretta in vita, uscita un po' dal cinturino della gonna, golfino troppo corto, giacca che non si chiude perfettamente...oltre a tutte le altre tragedie del nostro outfit che al momento di uscire di casa sembrava perfetto e che invece lo scanner impietoso dei colleghi lungo il corridoio sottolinea e trasforma in argomenti di conversazione da mensa. Ho smesso di bere caffè.
Quando diventi mamma si aggiunge la School Run. L’iscrizione avviene automaticamente al momento delle dimissioni dalla clinica ostetrica. Tecnicamente è l'abitudine di portare i figli a scuola in macchina e svagonarli in una "corsia preferenziale" davanti alla scuola ma come tutte le parole anglo-simpatiche è anche la sfilata di moda delle mamme che portano i bambini a scuola. E' la scelta dell'outfit post pigiama che poi pare sia il primo che si indossa al mattino per portare i figli a scuola. Perchè la mamma seria poi torna a casa e si cambia! No comment!
In effetti una mattina ho incontrato un'amica (la solita amica gnocca che nessuna di noi vorrebbe) che portava i bambini a scuola. Le ho proposto un caffè al bar all'angolo ma mi ha detto che doveva andare di corsa a casa: di lì a poco ci sarebbe stata una riunione di classe e doveva andare a cambiarsi e truccarsi perchè non si poteva andare alla riunione vestiti così. Ora, la gnocca in questione è siffatta: mamma alta e slanciata, fisico perfetto con jeans attillato, stivale piatto in camoscio, cachemire a collo alto, filo di perle, capelli raccolti a coda e orecchino in brillante. Ma vuoi scherzare? Io vestita così andrei alla Scala!
Ho fatto uno studio in questo periodo e ho notato che in effetti esiste un dress code a Milano per la School Run: jeans o tutta nera; sneakers o ugg; maglietta bianca e maglione a V o maglione oversize; capelli finto nonmisonopettinata (ma sono meravigliosamente scompigliati) e occhiale gigante da sole di rigore anche in inverno! Hollywood della bassa padana!
MA SCHERZIAMO?? Io porto la 46, alle 7.30 vesto me, Micro, vado al nido in macchina, torno a casa, recupero Mini, il mio pranzo al sacco, il mio libronontistressaresuimezzi, Mini, corro alla materna, poi corro (letteralmente) a prendere l'autobus e la metro per arrivare in centro trafelata facendo finta che non sono le 9.45! Mi ci manca la sfilata di moda. Mi vedrei proprio adatta al ruolo: entrare come un’erinni alla scuola materna, cambiare Mini inginocchiata per terra mentre perle di sudore pezzano la mia camicia e segnano il trucco (perché sarei anche truccata ovviamente). O meglio ancora arrivare in ufficio alle 11 perché devo andare a cambiarmi. O più di tutte: arrivare in ufficio in divisa da SchoolRunMilano. Il mio capo mi fa run fino a Viggiù per poi non volermi più!

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