martedì 26 febbraio 2013

Mamme e malanni

Se hai 40+ anni e non ci fai caso.
Se ospiti in casa una gnometta in fase di dentizione (multipla e contemporanea).
Se non hai adeguato il cassetto dei pigiami ma è rimasto quello di quando ti sei sposata.
Se finito il periodo dell'allattamento notturno hai voluto indossare una camicia da notte di seta rossa, corta, che è un ricordo, che è comoda e che sotto il piumone tiene caldissimo.
Se hai l'abitudine hippy di camminare a piedi scalzi e se hai il parquet in tutta la casa.
Se hai sposato l'idea che ognuno dorme nel proprio letto.
Se è febbraio e nevica o piove senza soluzione di continuità da settimane.

HAI VINTO...L'INFLUENZA!!

La gnometta si sveglia 20 volte per notte strillando senza trovare pace nè in braccio nè a letto.
Ogni strillo è un recupero da rugbista per lasciar dormire gli altri abitanti della casa. Con quello che ne consegue: il cuore a tremila, la mente annebbiata, la nausea, tutti gli effetti collaterali del risveglio violento. Perchè solo i marines a 20 anni sono capaci di essere operativi contestualmente alla sveglia. Una mamma a 40 ha bisogno comunque prima di ricordarsi….perchè l'ho fatto….e poi interviene!
La gnoma va ninnata passeggiando per la casa lontano dalle camere e…la camicia di seta rossa, corta a cui si è molto affezionati perchè è un ricordo….quella che SOTTO il piumone tiene caldissimo, SOPRA il piumone tiene freddissimo, perchè si raffredda in 3 secondi e ti fluttua addosso gelida.
Il parquet di notte a piedi scalzi è un lago ghiacciato norvegese su cui pattinare con i piedi caldi di piumone.

Se poi la ultimate solution è un campeggio in soggiorno con una coperta e due cuscini perchè tenere in braccio la piccola inferocita è diventato pericoloso, perchè dopo tante notti come questa si ha voglia di riprovare l'emozione del cuscino, perchè si è svegliato anche il bambino grande e non ci sono altre risorse per calmare pure lui, perchè il pater familias ha bisogno di dormire (davvero), allora sì che il termometro schizza come lo shuttle.

E' un chiaro caso di autolesionismo materno (attempato) o di stupidità senile. In entrambi i casi il problema necessita di una soluzione in tempo reale perchè la febbre della mamma deve durare un giorno, pena l'inceppamento del meccanismo. Perchè se da piccoli l'influenza è una settimana a casa a giocare con la nonna, da grandi l'influenza è un giorno da reclusi sotto il piumone imbottiti di medicinali di varia provenienza.

E mi si è svelata la verità: i bambini non escono di casa finchè non sono guariti, i grandi non restano a casa finchè non sono piegati, e anche in quel caso…da casa ci passano solo per un riposino. SOB!

1 commento:

  1. ma povera Micro! e dire che con le leccate in faccia che le ha dato la Inga pensavo si fosse fatta scorta di anticorpi per un decennio almeno!

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