lunedì 18 febbraio 2013

Moto a luogo VS Stato in luogo

Ho deciso: voglio vivere in un telefilm. Sarebbe tutto più semplice.

Per prima cosa avrei un guardaroba meraviglioso - che non ho fatto fatica a procurarmi, che per certo mi sta bene, che non devo lavare e stirare…né rimettere a posto nell’armadio.
Sarei sempre in ordine e soprattutto avrei sempre il vestito giusto al momento giusto anziché sembrare per lo più una scappata da casa. Per non parlare di trucco e parrucco: impeccabile a qualsiasi ora del giorno e…della notte!

Farei le valigie in 4 minuti rovesciandoci dentro mille cose senza verificare se servono o meno e soprattutto senza piegarle. Avrei sempre il frigo pieno - senza aver fatto la fatica di fare la spesa e mio marito avrebbe voglia di chiacchierare con me (perché le pause di silenzio nei telefilm non ci sono mai).

Ma una cosa più di tutte mi ha convinto: sarei sempre nel posto dove devo essere, in un attimo. Senza correre, senza traffico, senza imprevisti. Arrivo e basta. Sto aprendo la porta. Basta dire: dobbiamo andare e…cambia la scena, cambia il luogo, le persone, il vestito in un battito di ciglia.

Sarebbe bellissimo. Le giornate sarebbero più rilassate e riuscirei a fare tutto quello che ho sulla to do list quotidiana, e magari anche qualcosa di più. Perché ogni azione è riassunta, non è lunga e lenta come nella vita vera.

Stamattina ho una riunione in ufficio e vorrei mettere i tacchi ma devo portare i bambini al nido e a scuola e poi prendere i mezzi. Non c’è problema: cambio di scena e dopo le scuole eccomi in ufficio con i tacchi e senza l’affanno di chi sale e scende dalle scale della metro.

Oggi pomeriggio vorrei passare al super prima di tornare a casa. Non c’è problema. Cambio di scena e sono già fuori dalla slunga con due enormi sacchetti pieni ma non è un problema portarli a casa perché….cambio di scena e sono in cucina, sto mettendo nel frigo una bottiglia di latte (l’unica cosa che metto a posto). Devo pensare alla cena per tutti ma non è un problema…cambio di scena e io e Maxi siamo mangiando cotolette impanate mentre i bambini giocano tranquilli. Dopo cena sparecchio, sistemo la cucina (metto in lavapiatti solo un piatto e asciugo solo il lavandino perché il resto è perfetto), stendo la biancheria che in qualche momento ho lavato, vado a fare due chiacchiere da un’amica mangiando nutella, finisco l’album di foto sul computer che ho promesso alla zia un mese fa, guardo un po’ di tv con Maxi, sistemo i vestiti dei bambini per domattina, metto un po’ d’ordine (perché la domenica a casa mia si assiste a un’inesorabile quanto capillare applicazione pratica della prima legge del caos), mi faccio una doccia calda, la maschera rilassante, leggo la posta, scrivo il mio blog, leggo un bel libro, guardo un film…tanto non c’è nessun problema, sono ancora solo e sempre le 10 di sera.

Il sabato poi sarebbe miracoloso: spesa, tintoria, farmacia, calzolaio, outlet di pannolini, sfilata di carnevale con amica e nanetto, seggiolino nuovo per Mini, pranzo fuori, suocera a merenda, amici a cena (tavola da preparare, cena da cucinare, bambini da lavare, nutrire e mettere a letto), casa sa sistemare. NON C’E’ PROBLEMA…basta un cambio di scena, di set, di abito, basta eliminare i tempi morti dei trasporti, dei viaggi, degli spostamenti et voilà! Perché alla fine, diciamoci la verità, il problema è il “moto a luogo”. E’ lui che impedisce di fare tutto quello che vorremmo, che trasforma la to-do-list in una “wish list” e che allunga i tempi di realizzazione di doveri e piaceri, che ci costringe a scegliere cosa fare e cosa non fare.

Caroline Ingalls andava a piedi a Walnut Grove a comprare le uova e quando tornava a casa dopo aver camminato per 4 km sotto il sole (nella prateria non pioveva mai), nella terra polverosa, era fresca e riposata, non sudata, non stanca, senza mal di piedi. Perchè? Perché non era importante il viaggio ma il suo risultato: l’acquisto delle uova. Sono immagini frustranti per chi vive nel mondo del “moto a luogo” vero.

Quindi ho deciso: voglio vivere in un telefilm perché voglio fare dello “stato in luogo” una scelta. E sono sicura che basterebbe per risolvere i problemi delle donne nel mondo. Sicuramente basterebbe a risolvere i miei.

2 commenti:

  1. Basta stare attenti a non finire protagonista di CSI!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :-) ottima osservazione! è che io sono davvero molto Heidi e nel mio mondo si scalano i monti a piedi scalzi. ma hai ragione tu, bisogna stare attenti. anche se mi permetto di farti notare che in CSI attraversano pezzi enormi di america in pochi minuti, si spostano da un posto all'altro senza davvero mai arrivare affannati. SGRUNT

      Elimina