martedì 30 ottobre 2012

Sabato

Il sabato è un giorno strano. E' il giorno delle "cose da fare", del tempo libero da dedicare a se stessi e alla casa. E' il giorno più faticoso della settimana.
Rientrata al lavoro dopo la maternità ho ritrovato il sabato pronto ad aspettarmi con le sue grinfie aguzze e il suo richiamo da sirena: oggi non lavori...ti sussurra mellifluo all'orecchio e tu ci caschi e lo riempi all'inverosimile perchè "tanto ho tempo", "ho un un'intera giornata per me". (SIGH)

Se poi al sabato aggiungi la sòla dell'essere ragazza madre, allora la tombola è facilmente completata.

Sabato scorso ho azzardato: la spesa, la tintoria, la farmacia, il panettiere, l'erboristeria, l'edicola, il fotografo, il mobiliere, il toys a piedi attorno a casa. Poi nel pomeriggio un'amica puerpera.

Sveglia con calma, coccole nel lettone (finite in rissa per un gioco finito con un capriccio, ma fa niente), colazione con calma con i miei bambini e...sono già le 10,00. Accelero la marcia e i bambini si trasformano in mostri: li vesto, mi vesto, uno piange, uno fa la cacca, lo cambio, lo rivesto, li preparo per uscire, l'orologio scorre inesorabile. Scendo dalla mamma (che abita 2 piani sotto benedettadalcielo), decido di lasciare Micro che altrimenti mi ingombra e....sono le 11,00! Sono fuori da qualsiasi tabella ma ce la posso ancora fare. Porto con me Mini, a piedi a fare commissioni...un errore che pagherò caro!

Usciamo finalmente io e lui, io sudata a 15 gradi, affannata e con un tappeto arrotolato sotto il braccio. Andiamo in tintoria e in farmacia. Ce la posso fare.

"Forza amore, cammina più veloce"
"Ma mamma, lo sai che sono lento" (ARGH)

"Amore, puoi andare più veloce?"
"Non posso, vedi, il Dottor Hudson (una macchinina di cars) deve passare su tutti i muri delle case" (DOPPIO ARGH)

In farmacia faccio una spesa da ospedale da campo e....ho lasciato il portafoglio a casa!! Per fare più in fretta avevo preso solo lo stretto necessario e non la borsa: il cellulare e le chiavi di casa. Geniale!
Torno a casa di corsa (o quasi), salgo, scendo e ricomincio ma al contrario: prima il mobiliere, poi la panetteria dove Mini recupera una mega focaccia (e mangiarla lo rallenta ancora di più). Raggiungo la banca supplicando, prelevo e arrivo in erboristeria pregando. Passo dall'edicola trascinando un uomo inutile e arrivo faticosamente alla farmacia dove recupero le mie derrate da croce rossa (e siamo mediamente sani!).

Arrivo al cancello con un peso morto attaccato alla mano: "Mamma sono stanco e poi, sono troppo lento e adesso ho il fiato. Forse è meglio se resto dai nonni"
Sono le 12,00 e devo ancora fare la spesa. Come rifiutare un assist del genere? Torno indietro, risalgo, suono il campanello, lascio Mini davanti alla porta dei nonni e scappo prima che mi facciano notare che il sabato non era previsto dal contratto di nonni-salvavita.

E...la mia giornata si impenna: l'Esselunga! Un girone infernale è meno affollato. E' un gorgo dantesco che ti trascina tra esseri umani indistinti con lo sguardo vuoto e il carrello pieno di marshmellows che i loro urlanti mostri hanno deciso essere il loro pranzo (e loro non hanno la forza per contrastare questa nuova dieta). Padri che non hanno nessuna idea di quello che è scritto sulla lista e nonostante un PhD in fisica nucleare hanno problemi a riconoscere un "prosciutto cotto" e comprano la pancetta! I più arditi comprano assorbenti da incontinenza perchè sulla lista c'è scritto "assorbenti super"!

Arrivo alla cassa con la spesa per tutto il mio condominio ma tanto ho la pistola per la cassa veloce. RILETTURA: una sentenza di condanna al massimo della pena!

Entro al Toys: un altro girone dantesco e arrivo a casa alle 13,30 per sistemare spese e spesine e fare il conto di tutto quello che ho dimenticato (e che ovviamente era la ragione per cui ho fatto la spesa). I bambini non vogliono dormire, fa niente. Mangio un boccone, e alle 15,00 sono pronta per uscire. L'amica puerpera non abita lontano, sono in tabella perfetta.

Arrivo a casa della mia amica alle 16,20 e non so, giuro, che cosa è successo in mezzo. I gorghi misteriosi e faticosi delle mamme.

Alle 18,30 sono a casa, i bambini sono nella vasca, io mi accascio sul pavimento e guardo i loro schizzi di acqua senza più forza. Allagate pure il bagno, stasera potete fare qualsiasi cosa se non mi interpellate.

Alle 21,00 spente le luci in camera dei bambini, spenta la luce sul mio comodino, chiudo gli occhi e penso che lunedì è il giorno più bello della settimana!

1 commento:

  1. mitica!!!!! ma poi ti manchera tutto questo! anche se ora sembra impossibile!!!! baciotti

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